Ripristino dei diritti cancellati dalla "doppia frequenza"
Nel 2012 il DG dell'ASL Monchiero decise di incidere sui costi dei servizi togliendo ai disabili che avessero accesso sia ai centri diurni che ai centri residenziali uno dei due servizi. Grazie alla reazione delle famiglie degli utenti questa politica venne fermata. A seguire però, i centri residenziali da qualche anno possono provvedere anche ad erogare servizi sostitutivi dei centri diurni in virtù di nuovi accreditamenti che riducono al minimo tali servizi. Questo comporta il dato reale che alcuni utenti sono tutto il giorno, tutti i giorni, in un'unica struttura e con servizi non paragonabili agli utenti che accedono ai centri diurni. Dobbiamo tornare allo status quo precedente ed erogare agli utenti i servizi di cui hanno diritto senza sotterfugi. Dobbiamo inoltre progettare un'adeguamento dei servizi dei centri diurni in maniera più evoluta, riprendendo l'attività dei lavoratori, progetti inseriti nel territorio, e rivalutando l'utilizzo del P.E.I. (Progetto Educativo Individuale) che è ormai un oggetto scomparso.